Green Pass per italiani iscritti all'AIRE: la mia esperienza

Vorrei raccontare la mia storia triste e il mio composto disappunto per il Green Pass italiano. Per questioni emergenziali familiari sono stato costretto a tornare in Italia con grandissime difficolta che tutti voi immaginerete. Una volta in Italia volevo ottenere il Green Pass per andare al ristorante/pub con qualche amico o molto piu' semplicemnte avere la possibilita' di andare a prendere un caffe o un gelato e quindi poter sostare in luoghi chiusi. Fiducioso delle istituzioni italiane e soprattutto leggendo questo comunicato governativo:

https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2021&codLeg=82032&parte=1%20&serie=null

dove esplicitamente si dichiara che:

"i cittadini italiani (anche residenti all’estero) [..], indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale [..], potranno richiedere, se si trovano giĆ  sul territorio italiano, il rilascio delle certificazioni verdi COVID-19 per vaccinazione"

Tuttavia la prima cosa non chiara e' cosa fare. Il testo della circolare ci aiuta in tal senso dicendo:

"recandosi presso le Aziende Sanitarie locali di competenza territoriale".

Ora la domanda che sorge spontanea e' quale possa essere l'ASL di competenza essendo io praticamente turista in Italia (visto che sono iscritto all'AIRE e non staro' in Italia per tanto tempo).

Iniziano qui le mie peripezie. Chiamo il 1500 (il numero di pubblica utilita' specifico sul CV19), ma non sanno dirmi assolutamente nulla e mi danno il numero verde della regione Lazio che chiamo prontamente, anche loro non sanno dirmi nulla. In entrambe le circostanze gli operatori mi dicono che anche se vado alla ASL il GP non me lo possono dare perche non sono iscritto al SSN e non e' fisicamente possibile emettere il GP che deve essere necessariamente collegato al numero della tessera sanitaria che non ho piu visto che con l'iscrizione all'AIRE ho perso ogni diritto all'assistenza sanitaria in Italia.

Mi reco per "common sense" presso l'ASL di competenza relativa al posto dove alloggio come turista. Qui mi dicono che invece sarei dovuto andare alla ASL di competenza relativa al mio ultimo indirizzo di residenza ossia in un altro municipio che non posso assolutamente raggiungere perche non potrei assistere il mio familiare ammalato e le mie limitazioni nei movimenti non avendo un mezzo a disposizione. Mi viene dato infine un riferimento relativo ad un presunto "polo natatorio" di Ostia. Non ho capito bene cosa fosse, forse un allestimento temporaneo per turisti. Provo a chiamare, ma mi risponde un centro sportivo che lamenta di ricevere milioni di telefonate chiedendo del GP e info sul covid ma loro non sanno nulla e che gli interessati stanno alla porta accanto ma non hanno linea telefonica, Sono davvero avvilito dopo aver camminato in lungo e largo e nonostante sia vaccinato con un vaccino riconosciuto dall'EMA.

Infine mi ricordo di essere italiano e mi riduco a fare quello che fanno tutti, ossia delle "sozzate" e mi intrufolo in un centro vaccinale per parlare con un dottore al quale faccio vedere il mio certificato vaccinale australiano e lui mi conferma quanto gia detto in precedenza: non essendo iscritto al SSN sarebbe per lui impossibile immettere i miei dati, il sistema non glielo permette anche se mi rivaccinassi seduta stante o facessi un tampone. Mi ha dunque suggerito di utilizzare il mio certificato australiano per andare in giro.

La soluzione finale quindi e' stata che non era necessario fare nulla e che la circolare del governo che ho citato sopra dice cose che con la realta (almeno a Roma) non corrispondono al vero.

Comments

Popular posts from this blog

Munda Biddi adventure for "Vivere per Amare"

The adventure starts tomorrow

It's classic, not plastic