Omosessualita': attentato alla pace?

Non sono solito pubblicare cose di questo genere ma le notizie di questi giorni mi hanno cosi fatto pensare che non ho potuto che condividere questi miei pensieri con chi mi legge.

Mi riferisco in particolare a queste notizie:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/12/14/Papa-si-matrimoni-gay-ferita-giustizia-pace_7952709.html

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/14/papa-benedice-promotrice-legge-che-prevede-pena-di-morte-per-gay-in-uganda/446392/

Non sono un ingenuo e so che certe notizie vadano prese per le molle visto che ai giornalisti piace molto ricamare sopra a delle cose che potrebbero anche non essere vere (vedi Sallusti per esempio).

Tuttavia allo stato di quanto dichiarato dalla santa sede e dal Papa e per quel che ho potuto superficialmente leggere rimangono alcuni importanti fatti che fanno molto riflettere soprattutto a uno come me che e' sempre stato cattolico credente.

Non e' solo la solita condanna alla omosessualita' fatta dal capo religioso di uno dei piu grandi gruppi religiosi del mondo (che gia di per se sarebbe alquanto discutibilie), ma l'affermazione che "..I "tentativi" di rendere il matrimonio "fra un uomo e una donna" "giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione" sono ".... una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace....", e' qualcosa che scontra con qualsiasi sentimento di amore che mi e' stato insegnato.

Ho avuto sempre molti dubbi al riguardo della posizione della chiesa nei confronti della sessualita' in particolar modo nei confronti dell'amore tra persone dello stesso sesso. Ahime' i miei dubbi si sono trasformati oggi nel venir meno alla mia fede e fiducia in questa chiesa cattolica. Credo in Dio Padre Onnipotente...  in Gesu nato morto e Risorto e nello Spirito Santo, .... nella Comunione dei Santi e nella vita eterna. Tuttavia non credo piu la chiasa di oggi e anche di ieri sia mai stata espressione di tutto cio  in cui ho sempre creduto ad eccezione di oramai alquanto rare persone che ho avuto la fortuna di incontrare durante la mia infanzia e che mi hanno insegnato ad amare (=Dio=Gesu=Spirito Santo = pace=giustizia).

Mi spiace ma il mio modo di pensare e' molto semplice e la mia vita e' altrettanto semplice, mi e' stato insegnato di amare e non capisco come due persone che si amino possano costituire una ferita alla pace.

Penso che meglio di me sia Benigni in vesti di Oscar Wilde a esprimere questo sentimento tanto per rispondere anche all'altro fatto che l'uganda vuole approvare la pena di morte per gli omosessuali e dove comunque e' gia in vigore la carcerazione.

Ascoltatelo qui:

http://www.youtube.com/watch?v=giQeQF10hzA

io quando l'ho sentito mi sono commosso. Qui sotto il testo scritto dal "De Profundis"



Mio carissimo ragazzo, questo è per assicurarti del mio amore immortale, eterno per te. Domani sarà tutto finito. Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore per te e questa idea, questa convinzione ancora più divina, che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelicità e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio dolore con ogni pazienza. Poiche' la speranza, anzi, la certezza, di incontrarti di nuovo in un altro mondo e' la meta e l' incoraggiamento della mia vita attuale, ah! debbo continuare a vivere in questo mondo, per questa ragione. Il nostro caro amico mi e' venuto a trovare oggi. Gli ho dato parecchi messaggi per te. Mi ha detto una cosa che mi ha rassicurato: che a mia madre non manchera' mai niente. Ho sempre provveduto io al suo mantenimento, e il pensiero che avrebbe potuto soffrire delle privazioni mi rendeva infelice. Quanto a te (grazioso ragazzo dal cuore degno di un Cristo), quanto a te, ti prego, non appena avrai fatto tutto quello che puoi fare, parti per l'Italia e riconquista la tua calma, e componi quelle belle poesie che sai fare tu, con quella grazia così strana. Non esporti all'Inghilterra per nessuna ragione al mondo. Se un giorno, a Corfù o in qualche isola incantata, ci fosse una casetta dove potessimo vivere insieme, oh! la vita sarebbe piu' dolce di quanto sia stata mai. Il tuo amore ha ali larghe ed è forte, il tuo amore mi giunge attraverso le sbarre della mia prigione e mi conforta, il tuo amore è la luce di tutte le mie ore. Se il fato ci sarà avverso, coloro che non sanno cos'è l'amore scriveranno, lo so, che ho avuto una cattiva influenza sulla tua vita. Se ciò avverrà, tu scriverai, tu dirai a tua volta che non è vero. Il nostro amore è sempre stato bello e nobile, e se io sono stato il bersaglio di una terribile tragedia, è perche' la natura di quell'amore non è stata compresa. Nella tua lettera di stamattina tu dici una cosa che mi da coraggio. Debbo ricordarla. Scrivi che è mio dovere verso di te e verso me stesso vivere, malgrado tutto. Credo sia vero. Ci proverò e lo farò. Voglio che tu tenga informato Mr Humphreys dei tuoi spostamenti così che quando viene mi possa dire cosa fai. Credo che gli avvocati possano vedere i detenuti con una certa frequenza. Così potrò comunicare con te. Sono così felice che tu sia partito! So cosa deve esserti costato. Per me sarebbe stato un tormento pensarti in Inghilterra mentre il tuo nome veniva fatto in tribunale. Spero tu abbia copie di tutti i miei libri. I miei sono stati tutti venduti. Tendo le mani verso di te. Oh! possa io vivere per toccare i tuoi capelli e le tue mani. Credo che il tuo amore veglierà sulla mia vita. Se dovessi morire, voglio che tu viva una vita dolce e pacifica in qualche luogo fra fiori, quadri, libri, e moltissimo lavoro. Cerca di farmi avere tue notizie. Ti scrivo questa lettera in mezzo a grandi sofferenze; la lunga giornata in tribunale mi ha spossato. Carissimo ragazzo, dolcissimo fra tutti i giovani, amatissimo e più amabile. Oh! aspettami! aspettami! io sono ora, come sempre dal giorno in cui ci siamo conosciuti, devotamente il tuo, con un amore immortale
Oscar
(dal "De Profundis" 29 aprile 1895)

Comments

Anonymous said…
Caro Giovanni,
come al solito la tua sensibilità si dimostra degna di nota. Le tue affermazioni sono totalmente condivisibili, soprattutto da un anticlericale come me.
immagino la delusione che un cattolico praticante possa provare di fronte a tali affermazioni delle più alte sfere della gerarchia clericale.
ciao
pietro

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